lunedì 2 novembre 2009

ma qual è il terzo mondo?

Recentemente ho avuto bisogno, per conto di un mio cliente ecuadoregno, di ricevere informazioni ufficiali relative alla sua patente di guida. Una banalità, direte. Visto che la patente l'ha presa in Ecuador, ho individuato due soggetti preposti a conservare e gestire le informazioni che mi servivano: il primo ovviamente è il Consolato dell'Ecuador, ed il secondo il Ministero dei Trasporti italiano, che per legge deve avere i dati di tutte le patenti degli stranieri residenti in Italia. Ho trovato subito l'indirizzo e-mail di entrambi, anzi in realtà il nostro Ministero aveva due indirizzi: uno reperito con google e l'altro nel sito del CNIPA, e quindi l'ho inviato ad entrambi. Il punto è che quando ho scritto al Consolato non mi è neanche venuto in mente di indicare in forza di quale legge io avessi diritto a tale informazione, poichè davo per scontato che avrebbero fatto il possibile per soddisfare la mia richiesta; quando invece l'ho scritta al Ministero, identica, all'ultimo istante ho pensato: ma che faccio? se non indico la norma che li obbliga a rispondere, non attesteranno mai nulla, e quindi ho specificato di formulare la mia richiesta ai sensi dell'art. 391 quater del codice di procedura penale.
Il nostro sistema si è rivelato ancora peggio di quanto mi aspettassi: dapprima la sconcertante risposta del "postmaster" che mi avverte che l'indirizzo pubblicato dal CNIPA non esiste, ed in seguito, l'altrettanto sconcertante risposta proveniente dall'altro indirizzo:
Gentile Signore, al riguardo Le suggeriamo di presentare apposito quesito, a mezzo posta o per via telefonica, al seguente indirizzo:

Ministero dei Trasporti
Dipartimento Trasporti Terrestri
Direzione Generale Motorizzazione
Via Giuseppe Caraci, 36
00157 Roma

telefono 06 4158 6236

fax 06 4158 6203

Cordiali Saluti

Ufficio Relazioni con il Pubblico

Ministero dei Trasporti



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