venerdì 6 novembre 2009

Stefano Cucchi

In questi giorni i mass-media stanno facendo molto rumore sulla vicenda.
Non posso evitare di interrogarmi sui motivi di tanto clamore: la notizia è la morte in sè, oppure le modalità con cui è stata inflitta?
Perchè optando per la seconda, non posso fare a meno di rilevare la vergognosa ipocrisia di fondo: scopriamo oggi ciò che accade dentro le nostre carceri? abbiamo scoperto adesso cosa succede a chi viene tratto in arresto? a parte gli addetti ai lavori (avvocati, magistrati, cancellieri ecc.) che quotidianamente hanno contatto con simili fenomeni, nessuno legge mai il rapporto annuale di Amnesty Internatonal?
C'è tutto un mondo nascosto alla pubblica opinione, protetto da cinte murarie, dal servilismo dei media (sono l'unico che legge il rapporto di Amnesty?), e - perchè no - da chi cerca di individuare fumose responsabilità dei medici - ponendole sullo stesso piano degli esecutori.

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