mercoledì 27 marzo 2013

T.S.O.

Questo acronimo sta per trattamento sanitario obbligatorio: dal punto di vista delle garanzie per i soggetti deboli, è uno dei punti più dolenti del nostro sistema giuridico, insieme alla lex romana visigothorum (di cui ho già parlato) e al mandato d'arresto europeo, di cui prima o poi dovrò parlare.
In pratica, se un medico sostiene che siete fuori di testa, può ordinare che siate ricoverati immediatamente in un reparto psichiatrico: da quel momento lì in poi, siccome da tutti ritenuti pazzi, non avete più alcun diritto.
Diversamente da chi viene arrestato per un reato, non avrete un avvocato.
Siccome non avete commesso nessun reato, non sarete ascoltati da nessun giudice.
Non avete diritto di ottenere copia dell'ordine di ricovero.
Siccome non siete in un carcere, non potete presentare ricorsi (in Carcere è previsto che i funzionari autentichino la vostra firma e li trasmettano al giudice, ma l'ospedale non è organizzato in quel modo).
In teoria la legge prevede che possiate spedire un ricorso per posta, ma non potete andare alla posta.
Qualsiasi cosa sosteniate di diverso dal medico, verrà considerata l'ulteriore dimostrazione della vostra pazzia.
Il Sindaco, il giudice tutelare, il secondo medico che valuta i requisiti del vostro ricovero, convalideranno la decisione del primo medico senza alcuna valutazione, come atto puramente formale.

Il condominio Europa non mi piace

Ciò che sta accadendo a Cipro è scandaloso: costringere le Banche cipriote a saccheggiare i conti correnti dei propri clienti avrà delle conseguenze catastrofiche. E tutto per evitare il pagamento di quella che, per la Comunità Europea, è una cifra irrisoria.
Non credo che sia sfuggito a nessuno il fatto che i principali depositi di denaro nelle Banche di Cipro appartengano a ricchi russi, e che quindi la Russia abbia avuto interesse, fino ad oggi, all'indipendenza di Cipro, fornendogli una protezione sufficiente ad evitare una completa invasione dell'Isola da parte dell'esercito turco.
Ebbene nessuno, della nostra servilissima stampa, si è chiesto cosa succederà quando i Russi, dopo il saccheggio dei loro conti correnti, decideranno di spostare i loro soldi altrove.
Ma la risposta purtroppo è banale: la Turchia completerà l'invasione dell'isola, già iniziata nel 1974 con l'occupazione della parte nordorientale, e ancora in atto.
Cioè, paradossalmente Cipro, anche se fa parte dell'Unione Europea, non può contare su alcuna protezione da parte dell'Europa: dov'era l'Europa quando avvenne l'invasione turca? e dov'è oggi che servono 5 o 6 miliardi di euro?
La Comunità Europea non può continuare a trattare gli Stati periferici alla pari di quelli centrali: quelli periferici costituiscono una marca di confine, con conseguenti costi, anche umani.
Cipro, così come anche la Grecia, e per altri versi l'Italia (vedi il problema immigrazione), subiscono le conseguenze negative di essere Stati di confine e si fanno carico, da soli, di ogni onere, a totale beneficio degli Stati interni (Germania, Francia, ecc.).
L'Europa assomiglia sempre di più ad un condominio nel quale il costo per la manutenzione del tetto lo pagano solo i proprietari degli appartamenti all'ultimo piano, anche se il tetto ripara dalla pioggia anche gli appartamenti dei piani inferiori.
Se va avanti così, poco per volta i proprietari degli ultimi piani smetteranno la manutenzione del tetto, e la pioggia, inesorabilmente, arriverà ai piani inferiori.

martedì 5 marzo 2013

Antidispersione scolastica o promuovificio?

Ed eccomi nuovamente a scrivere qualcosa sulla scuola! Domenica sera alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio ecco intervistato Bersani! Bene! Ero interessata a sentire finalmente qualche punto del programma del PD, non ero prevenuta, e di questo ne sono certa! L'argomento affrontato da Bersani era la scuola e quindi il mio interesse e la mia attenzione sono cresciuti: ci sono molti temi che si potrebbero trattare come ad esempio l'autonomia didattica, la cui conseguenza è sia una sfrenata concorrenza tra le scuole ad avere il maggior numero di iscritti sia una carenza di fondi, o come l'eccessivo turn over dei docenti (precari e non), la cui conseguenza è una scarsa organizzazione del lavoro per gli insegnanti e una destabilizzazione degli alunni che devono adattarsi a nuove metodologie, e molti altri ancora. Bersani ha parlato di ciò? Ovviamente no, il suo discorso verteva invece sulla dispersione scolastica: secondo lui bisogna trovare un modo per evitarla.
Per chi non fosse del mondo della scuola con "dispersione scolastica" si intende il fenomeno che porta i ragazzi poco o niente interessati alla scuola ad abbandonarla. Si cerca quindi di tenerli a scuola in tutti i modi, cercando di proporre attività alternative allo studio, riducendo i programmi scolastici e abbassando il livello delle verifiche in modo che anche loro si sentano gratificati da un voto sufficiente.......ma tutto ciò è veramente giusto? Quest'anno insegno in un istituto professionale (IPSIA) ed una classe è formata da 27 ripetenti e 3 ragazzi provenienti dalle scuole medie; di questi 27 ripetenti circa 6 o 7 hanno 17 anni, cioè frequantano la classe prima per la terza volta: non sarebbe meglio che andassero a lavorare?
Loro non hanno voglia di studiare e quindi rischiano una nuova bocciatura, inoltre non sono interessati alla lezione e quindi  in aula disturbano facendo cori da stadio, svitando i banchi, usando il cellulare, picchiandosi ecc.  e gli altri si trovano in una situazione difficoltosa, in cui è difficile seguire le lezioni, e perdono la motivazione allo studio. Inoltre abbassando il livello delle verifiche e semplificando gli argomenti in modo eccessivo vengono formate e promosse persone che in realtà non hanno una cultura accettabile........è giusto tutto ciò?