domenica 27 dicembre 2009

Cretini

Leggo sul Secono XIX del 23 dicembre che il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, definisce "cretini" coloro che il giorno prima hanno utilizzato l'auto o la moto privata.
Già prima di lei un più importante politico (Prodi) aveva insultato l'elettorato, e abbiamo visto che fine ha fatto (politicamente, si intende).
Vediamo però in che situazione si trovava Genova grazia ala concomitanza dell'avversità della natura e l'amministrazione civica.
Una coltre di ghiaccio ha avvolto completamente la città:
  1. strade carrabili pulite grazie allo spargimento di sale che fa l'AMIU per conto del Comune;
  2. marciapiedi completamente impraticabili: nonostante il Comune inviti ad andare a piedi, il sale lo sparge solo sulle strade carrabili, perchè ai marciapiedi devono provvedere gli amministratori condominiali; il sale però non viene recapitato perchè devono andare a prenderselo nei municipi, anche se nessuno dice in che modo, visto che l'auto non bisogna usarla. Allora la civica amministrazione diventa magicamente presente, sotto forma di Polizia Municipale, a contestare sanzioni amministrative ai condomìni, come il Regolamento Comunale prevede;
  3. ed in effetti i pronti soccorsi si riempiono rapidamente oltremisura da gente che è caduta e si è fratturata provando a camminare sui marciapiedi;
  4. nessun treno in arrivo o in partenza, nessun aereo, niente taxi (chi glielo fa fare?), niente funicolari;
  5. autobus? dalle interviste rilasciate da chi ad essi preposto, mi sembra di capire che per essere in regola sia sufficiente che il 25% abbiano le catene....; bene la metropolitana, ci tengono a dire gli amministratori locali; peccato che non porti praticamente da nessuna parte, dico io;
  6. in pratica, se sei così fortunato da raggiungere la fermata dell'autobus o il parcheggio dove si trova la tua auto o la tua moto, puoi usare uno di quelli.
  7. Verso mezzogiorno arriva la notizia che gli autobus non vanno più in Valbisagno: chi è andato a lavorare in auto potrà tornare a casa, ma si prenderà gli insulti del sindaco; per chi si è fidato dell'amministrazione ed è arrivato in autobus.... pazienza: se non vanno, non vanno! non è colpa di nessuno, anzi, dati alla mano compessivamente il sistema ha retto! pazienza poi se molti si trovano per ore alla fermata ad aspettare un autobus che non arriverà mai, casomai l'unica mancanza che l'amministrazione può assumersi è quella di non averli informati subito, in modo che non aspettassero inutilmente, non certo quella di averli abbandonati lì fregandosene completamente del loro rientro.
  8. E così la maggior parte di loro - dopo essere mezzi congelati nell'attesa - ha contattato parenti che sono andati a prenderli in auto, rimediando così anch'essi gli insulti del sindaco.
Orbene, tracciato il punto della situazione, chi ha preso l'auto (o la moto) è davvero "cretino" come dice il sindaco, o è piuttosto uno che deve andare a lavorare e non sa come altro fare, al punto che, per la disperazione, è anche disposto ad usare la moto?
O forse piuttosto siamo tutti "cretini", anche quelli che non hanno usato il mezzo privato, perchè non siamo stati in grado di sceglierci degli amministratori locali capaci?

martedì 8 dicembre 2009

medici 1: sospensione della patente

Nell'ultimo mese - essendomi prima rotto una spalla cadendo in vespa, poi facendomela operare, e successivamente collassando per l'uso di un antidolorifico - ho avuto molto a che fare con il nostro sistema sanitario.
A parte ovvi commenti sulla maggiore (118, clinica fuori regione) o minore (i due principali ospedali cittadini) efficienza e competenza  dei vari operatori con cui ho avuto a che fare, quando mi sono trovato ad avere bisogno della visita domiciliare del medico di base, solitamente molto gentile e disponibile, mi sono sentito rispondere: "vengo volentieri, ma non so quando riesco, perchè da ieri mi hanno sospeso per 20 giorni la patente, e sono quindi in grande difficoltà".
Possibile che il nostro legislatore sia così miope da non capire che sospendere la patente a chi svolga un servizio pubblico di tale importanza sia una sanzione più per i pazienti che per il medico?

giovedì 3 dicembre 2009

informatica nella giustizia

Arrivo ad un'udienza fissata per la precisazione delle conclusioni (cioè l'ultima del processo); in particolare devo precisare conclusioni che probabilmente occupano una o due righe, la mia controparte invece le formula un po' più articolate. Emerge che il Giudice pretende gli si inviino anche per email, in modo da poter utilizzare la pratica funzione copia-incolla invece di ricopiarle nel testo della sentenza. Non si fida della nostra promessa di inviargliele appena tornati in studio, quindi rinvia ad una successiva udienza: allungamento dei tempi, sovraffollamento delle udienze, maggiori costi per i clienti, maggior traffico ecc.
E' tipico dei servizi pubblici di questo paese: procurare all'utente il massimo disagio per ottenere il minimo vantaggio.
Comunque, se questi sono i benefici dell'introduzione dell'informatica nella giustizia, forse per ora è meglio soprassedere.

domenica 15 novembre 2009

credito alle imprese? no grazie

Grande l'accusa di molti alle banche: ora che vi abbiamo salvato dal baratro, voi non rispettate gli accordi, perchè non erogate soldi alle imprese.
Non sono certo tra coloro che difendono le banche, ma cerco di immedesimarmi nel funzionario che deve decidere di concedere il credito all'impresa.....
Beh, sapendo come funziona la giurisdizione in questo paese, e quindi l'eccessiva tutela del debitore, al punto di considerare quasi miracoloso il recupero di un credito, anch'io negherei il credito alle imprese che non offrano adeguate garanzie.

processo telematico? non scherziamo

Ecco come la Suprema Corte di Cassazione prepara il terreno per l'entrata in vigore del processo telematico.....
Fa il paio il Ministero, che di recente (8 gennaio 2009) ha aggiornato i diritti di copia degli atti: "per ogni cassetta fonografica da 60 minuti o di durata inferiore: € 3,54" (ma non lo sanno che non le usa più nessuno da anni?)..... "per ogni compact disk: € 295,16"
Per favore, cercate di non strafare!

venerdì 6 novembre 2009

Stefano Cucchi

In questi giorni i mass-media stanno facendo molto rumore sulla vicenda.
Non posso evitare di interrogarmi sui motivi di tanto clamore: la notizia è la morte in sè, oppure le modalità con cui è stata inflitta?
Perchè optando per la seconda, non posso fare a meno di rilevare la vergognosa ipocrisia di fondo: scopriamo oggi ciò che accade dentro le nostre carceri? abbiamo scoperto adesso cosa succede a chi viene tratto in arresto? a parte gli addetti ai lavori (avvocati, magistrati, cancellieri ecc.) che quotidianamente hanno contatto con simili fenomeni, nessuno legge mai il rapporto annuale di Amnesty Internatonal?
C'è tutto un mondo nascosto alla pubblica opinione, protetto da cinte murarie, dal servilismo dei media (sono l'unico che legge il rapporto di Amnesty?), e - perchè no - da chi cerca di individuare fumose responsabilità dei medici - ponendole sullo stesso piano degli esecutori.

lunedì 2 novembre 2009

ma qual è il terzo mondo?

Recentemente ho avuto bisogno, per conto di un mio cliente ecuadoregno, di ricevere informazioni ufficiali relative alla sua patente di guida. Una banalità, direte. Visto che la patente l'ha presa in Ecuador, ho individuato due soggetti preposti a conservare e gestire le informazioni che mi servivano: il primo ovviamente è il Consolato dell'Ecuador, ed il secondo il Ministero dei Trasporti italiano, che per legge deve avere i dati di tutte le patenti degli stranieri residenti in Italia. Ho trovato subito l'indirizzo e-mail di entrambi, anzi in realtà il nostro Ministero aveva due indirizzi: uno reperito con google e l'altro nel sito del CNIPA, e quindi l'ho inviato ad entrambi. Il punto è che quando ho scritto al Consolato non mi è neanche venuto in mente di indicare in forza di quale legge io avessi diritto a tale informazione, poichè davo per scontato che avrebbero fatto il possibile per soddisfare la mia richiesta; quando invece l'ho scritta al Ministero, identica, all'ultimo istante ho pensato: ma che faccio? se non indico la norma che li obbliga a rispondere, non attesteranno mai nulla, e quindi ho specificato di formulare la mia richiesta ai sensi dell'art. 391 quater del codice di procedura penale.
Il nostro sistema si è rivelato ancora peggio di quanto mi aspettassi: dapprima la sconcertante risposta del "postmaster" che mi avverte che l'indirizzo pubblicato dal CNIPA non esiste, ed in seguito, l'altrettanto sconcertante risposta proveniente dall'altro indirizzo:
Gentile Signore, al riguardo Le suggeriamo di presentare apposito quesito, a mezzo posta o per via telefonica, al seguente indirizzo:

Ministero dei Trasporti
Dipartimento Trasporti Terrestri
Direzione Generale Motorizzazione
Via Giuseppe Caraci, 36
00157 Roma

telefono 06 4158 6236

fax 06 4158 6203

Cordiali Saluti

Ufficio Relazioni con il Pubblico

Ministero dei Trasporti