lunedì 16 dicembre 2013

pleonasmi


Certo che lo faccio 100, il volume d'affari, altrimenti che percentuale sarebbe??

giovedì 25 aprile 2013

Un altro massone al governo

Con una certa trascuratezza i mass-media, dipingendo il profilo del nuovo Presidente del Consiglio Enrico Letta, ci hanno informato della sua partecipazione ai Bilderberg, qualificato come una sorta di Club che riunisce personaggi politici internazionali di notevole importanza.
Certo, detto così sembra una sorta di tennis club o di golf club molto elitario, ma in realtà approfondendo l'argomento si scopre che è ben altro, e che a tale setta appartiene anche il precedente Presidente del Consiglio Mario Monti.
Così apprendiamo che siamo passati dal governo di un piduista (massone anch'egli, ma di altra loggia) a quelli dei Bilderberg: grande cambiamento!
Il problema è che non si può essere servi di due padroni: o sei un servitore dello Stato, e quindi fai l'interesse dei cittadini che governi; oppure sei un servitore della Loggia cui appartieni, e quindi fai l'interesse degli appartenenti a tale Loggia, o quant'altro si prefigga come scopo la Loggia.


mercoledì 24 aprile 2013

Il dodicesimo presidente

Sono stanco di sentire dire scemenze. Sono stanco di gente che non sa fare il proprio lavoro. Che ad alcuni giornalisti piaccia o no, Napolitano è e resterà sempre l'undicesimo presidente della Repubblica Italiana, anche se venisse eletto altre 6 o 7 volte, come sembra essere intenzione dei nostri ignavi Parlamentari.

martedì 23 aprile 2013

informatica nella giustizia/2

Per chi sia estraneo all'ambiente e quindi non abbia piena consapevolezza dell'assoluta impossibilità di rendere utile l'utilizzo del processo telematico, richiamo una recentissima sentenza del Tar Campania n. 1756 del 3 aprile 2013: la carta che bisogna produrre per dimostrare la regolarità di una notifica via pec è circa 6 o 7 volte di più di quella utilizzata per una notifica tradizionale. Per non parlare del fatto che lo sventurato avvocato che si è avventurato in quel ricorso, intanto se lo è visto respingere (alla sentenza citata manca solo una frase conclusiva del tipo "e giustizia è fatta!").

lunedì 22 aprile 2013

Specializzazione

E' ormai qualche anno che periodicamente sento tessere le lodi della sempre più spinta specializzazione, nelle diverse ramificazioni professionali di ogni attività umana: da artigiani che si sponsorizzano con frasi del tipo "sappiamo fare solo quello", a organizzazioni forensi che cercano di ridare lustro ad una professione da tempo continuamente mortificata dai poteri forti e da tutti e tre i poteri in cui si articola lo Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario).
Non c'è dubbio che un avvocato che faccia solo cause relative a contratti telefonici finirà in breve tempo per conoscere tutto della materia, lavorando quindi meglio e con minore impegno (migliori risultati e maggior guadagno).
Tuttavia recentemente mi è capitato di parlare con un amico chimico, dalla brillante carriera in una multinazionale del petrolio (ovviamente emigrato all'estero), il quale mi ha confidato una certa preoccupazione: essendo altamente specializzato, aveva un guadagno ben al di sopra della media, ma, in caso di riduzione del personale, ragionevolmente ipotizzabile, visto il periodo di recessione, il reperimento di un nuovo lavoro avrebbe certamente incontrato dei limiti: i possibili suoi datori di lavoro, nel mondo intero, saranno circa 3 o 4.
La mia mente è andata immediatamente all'avvocato, che ritenevo privilegiato, che lavorava per la compagnia dei telefoni: quante altre compagnie telefoniche ci sono in Italia? Se il suo grande cliente gli revoca la fiducia, cos'altro saprà fare questo avvocato? Quanto, dunque, sarà ricattabile dal suo grande cliente, e quanto invece sarà indipendente?
Non sarebbe stato maggiormente tutelato, e quindi indipendente, se avesse diversificato?
Non è forse vero che i negozi specializzati stanno via via scomparendo per lasciare il posto a grandi supermercati che vendono qualsiasi cosa (fin'anche farmaci e prestazioni odontoiatriche)?
A volte penso che le nostre organizzazioni professionali dovrebbero evitare di barattare la nostra indipendenza con la facile e remunerativa passerella dei corsi di aggiornamento/specializzazione: l'eccessiva specializzazione ci renderà tutti schiavi.

mercoledì 10 aprile 2013

Senza un governo

Dalle ultime elezioni del 25 febbraio, per un bel po' di tempo la stampa di regime ha cercato di convincerci che fare un nuovo governo fosse urgentissimo e determinante per le sorti del Paese. Qualunque governo fosse.
Oggi l'argomento è passato in secondo piano, perchè - pur non avendo ancora formato il nuovo governo - sembra molto più importante l'elezione del Presidente della Rpubblica.
Ma come?, mi domando, più passa il tempo, più l'esigenza di formare il nuovo governo dovrebbe essere stringente!
A meno che l'importanza della formazione del nuovo governo non sia per il Paese, ma per chi deve ottenere le poltrone. Allora sì, effettivamente in questo momento le poltrone più importanti, da attribuire, non sono quelle del governo, ma quella di Presidente della Repubblica.
La verità è che il governo, per lo Stato, assomiglia un po' al direttore d'orchestra per l'Orchestra, o, se vogliamo, all'allenatore per la Squadra di calcio.
Avete mai sentito suonare un'orchestra senza direttore? se i musicisti sono bravi, e se voi non siete dei grandi esperti, non vi accorgerete della differenza, mentre se si mette a fare il direttore un incompetente, verrà fuori un disastro.
Insomma, piuttosto di governi composti da incapaci, tangentari, corrotti, che pensano unicamente ai loro interessi, conviene non avere proprio nessun governo, ed in tal modo il Paese, come avvenuto in Belgio, se la caverà molto meglio.

mercoledì 27 marzo 2013

T.S.O.

Questo acronimo sta per trattamento sanitario obbligatorio: dal punto di vista delle garanzie per i soggetti deboli, è uno dei punti più dolenti del nostro sistema giuridico, insieme alla lex romana visigothorum (di cui ho già parlato) e al mandato d'arresto europeo, di cui prima o poi dovrò parlare.
In pratica, se un medico sostiene che siete fuori di testa, può ordinare che siate ricoverati immediatamente in un reparto psichiatrico: da quel momento lì in poi, siccome da tutti ritenuti pazzi, non avete più alcun diritto.
Diversamente da chi viene arrestato per un reato, non avrete un avvocato.
Siccome non avete commesso nessun reato, non sarete ascoltati da nessun giudice.
Non avete diritto di ottenere copia dell'ordine di ricovero.
Siccome non siete in un carcere, non potete presentare ricorsi (in Carcere è previsto che i funzionari autentichino la vostra firma e li trasmettano al giudice, ma l'ospedale non è organizzato in quel modo).
In teoria la legge prevede che possiate spedire un ricorso per posta, ma non potete andare alla posta.
Qualsiasi cosa sosteniate di diverso dal medico, verrà considerata l'ulteriore dimostrazione della vostra pazzia.
Il Sindaco, il giudice tutelare, il secondo medico che valuta i requisiti del vostro ricovero, convalideranno la decisione del primo medico senza alcuna valutazione, come atto puramente formale.

Il condominio Europa non mi piace

Ciò che sta accadendo a Cipro è scandaloso: costringere le Banche cipriote a saccheggiare i conti correnti dei propri clienti avrà delle conseguenze catastrofiche. E tutto per evitare il pagamento di quella che, per la Comunità Europea, è una cifra irrisoria.
Non credo che sia sfuggito a nessuno il fatto che i principali depositi di denaro nelle Banche di Cipro appartengano a ricchi russi, e che quindi la Russia abbia avuto interesse, fino ad oggi, all'indipendenza di Cipro, fornendogli una protezione sufficiente ad evitare una completa invasione dell'Isola da parte dell'esercito turco.
Ebbene nessuno, della nostra servilissima stampa, si è chiesto cosa succederà quando i Russi, dopo il saccheggio dei loro conti correnti, decideranno di spostare i loro soldi altrove.
Ma la risposta purtroppo è banale: la Turchia completerà l'invasione dell'isola, già iniziata nel 1974 con l'occupazione della parte nordorientale, e ancora in atto.
Cioè, paradossalmente Cipro, anche se fa parte dell'Unione Europea, non può contare su alcuna protezione da parte dell'Europa: dov'era l'Europa quando avvenne l'invasione turca? e dov'è oggi che servono 5 o 6 miliardi di euro?
La Comunità Europea non può continuare a trattare gli Stati periferici alla pari di quelli centrali: quelli periferici costituiscono una marca di confine, con conseguenti costi, anche umani.
Cipro, così come anche la Grecia, e per altri versi l'Italia (vedi il problema immigrazione), subiscono le conseguenze negative di essere Stati di confine e si fanno carico, da soli, di ogni onere, a totale beneficio degli Stati interni (Germania, Francia, ecc.).
L'Europa assomiglia sempre di più ad un condominio nel quale il costo per la manutenzione del tetto lo pagano solo i proprietari degli appartamenti all'ultimo piano, anche se il tetto ripara dalla pioggia anche gli appartamenti dei piani inferiori.
Se va avanti così, poco per volta i proprietari degli ultimi piani smetteranno la manutenzione del tetto, e la pioggia, inesorabilmente, arriverà ai piani inferiori.

martedì 5 marzo 2013

Antidispersione scolastica o promuovificio?

Ed eccomi nuovamente a scrivere qualcosa sulla scuola! Domenica sera alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio ecco intervistato Bersani! Bene! Ero interessata a sentire finalmente qualche punto del programma del PD, non ero prevenuta, e di questo ne sono certa! L'argomento affrontato da Bersani era la scuola e quindi il mio interesse e la mia attenzione sono cresciuti: ci sono molti temi che si potrebbero trattare come ad esempio l'autonomia didattica, la cui conseguenza è sia una sfrenata concorrenza tra le scuole ad avere il maggior numero di iscritti sia una carenza di fondi, o come l'eccessivo turn over dei docenti (precari e non), la cui conseguenza è una scarsa organizzazione del lavoro per gli insegnanti e una destabilizzazione degli alunni che devono adattarsi a nuove metodologie, e molti altri ancora. Bersani ha parlato di ciò? Ovviamente no, il suo discorso verteva invece sulla dispersione scolastica: secondo lui bisogna trovare un modo per evitarla.
Per chi non fosse del mondo della scuola con "dispersione scolastica" si intende il fenomeno che porta i ragazzi poco o niente interessati alla scuola ad abbandonarla. Si cerca quindi di tenerli a scuola in tutti i modi, cercando di proporre attività alternative allo studio, riducendo i programmi scolastici e abbassando il livello delle verifiche in modo che anche loro si sentano gratificati da un voto sufficiente.......ma tutto ciò è veramente giusto? Quest'anno insegno in un istituto professionale (IPSIA) ed una classe è formata da 27 ripetenti e 3 ragazzi provenienti dalle scuole medie; di questi 27 ripetenti circa 6 o 7 hanno 17 anni, cioè frequantano la classe prima per la terza volta: non sarebbe meglio che andassero a lavorare?
Loro non hanno voglia di studiare e quindi rischiano una nuova bocciatura, inoltre non sono interessati alla lezione e quindi  in aula disturbano facendo cori da stadio, svitando i banchi, usando il cellulare, picchiandosi ecc.  e gli altri si trovano in una situazione difficoltosa, in cui è difficile seguire le lezioni, e perdono la motivazione allo studio. Inoltre abbassando il livello delle verifiche e semplificando gli argomenti in modo eccessivo vengono formate e promosse persone che in realtà non hanno una cultura accettabile........è giusto tutto ciò?