domenica 5 dicembre 2010

La neolingua

Ricordate Orwell? ricordate il suo romanzo "1984"? per chi non se lo ricorda, è utile sapere che l'autore ipotizzava una società futura governata da un regime che si avvaleva di diversi strumenti di controllo delle opinioni e anche delle menti: tra essi, oltre ai "teleschermi" che mi vengono sempre in mente quando ho la sventura di dover prendere un treno, vi era la "neolingua": una lingua in sostanza dotata di un numero di parole ridotto, capace quindi di esprimere meno concetti, in modo che - via via - i concetti che non si potevano più esprimere (e quindi comunicare agli altri) non venissero più nemmeno pensati.
E' stata una grande intuizione mostrare la possibilità che un regime riuscisse ad imporre un pensiero semplicemente con modifiche linguistiche.
A molti sembrerà una fantasiosa sciocchezza: si chiederanno come sia possibile sopprimere la democrazia sopprimendo solo la parola "democrazia".
Eppure pensate a quanti teenagers sono convinti di fruire gratis di servizi telefonici, ad esempio sms, solo perchè qualche gestore gli ha raccontato che, dopo aver pagato una determinata somma, avrebbero potuto mandare messaggi gratis per un mese: hanno semplicemente pagato tutto in anticipo, ma nella neolingua si dice gratis.
Ecco alcuni esempi di come i mass media, i governi ed i partiti manipolino l'informazione mediante l'alterazione delle parole:
  1. definire costantemente Premier o Primo Ministro il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri (chiunque egli sia, Berlusconi, Prodi o D'Alema) ha finito per attribuirgli - presso l'opinione pubblica, e quindi l'elettorato - un potere ben superiore a quello che la legge gli attribuisce;
  2.  chiamare un puro sondaggio non istituzionale "Elezioni Primarie" ha indotto i più a pensare che si tratti davvero di elezioni primarie, come quelle americane;
  3. definire Ministero della Difesa il Ministero della Guerra (così si chiamava nel Regno d'Italia), è scelta che ha imposto la qualificazione della guerra in Afghanistan missione di Pace;
  4. trasformare il Ministero di Grazia e Giustizia in Ministero della Giustizia ha l'evidente scopo di fare dimenticare la possibilità che sia concessa la Grazia;
  5. trasformare il Ministero della Sanità in Ministero della Salute evoca l'idea che lo stato si occupi con esso più dei sani che della cura dei malati;
  6. chiamare "escort" le bagasce d'alto bordo ha conferito loro un'aura di maggiore rispettabilità, permettendo in tal modo di attribuire loro anche cariche pubbliche di elevato rilievo senza l'opposizione di nessuno;
  7. definire "cittadini extracomunitari" gli stranieri ha permesso di utilizzare tale termine con accezione razzista, ma ha eliminato la possibilità di definire razzista chi lo utilizza;
  8. chiamare costantemente leader il segretario di un partito, ha grandemente ridotto la democraticità interna delle associazioni che dovrebbero essere funzionali alla vita democratica del paese.
Beh, gli esempi potrebbero continuare all'infinito o quasi, ma non vi annoierò oltre: il punto è che dobbiamo stare molto attenti a non lasciarci imporre forme linguistiche che siano in grado, a lungo andare, di condizionare i nostri pensieri.

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