venerdì 24 dicembre 2010

parole e fatti

Nel lontano 1994 si presentava sulla scena della politica italiana un nuovo soggetto "Forza Italia".
Un nome completamente nuovo, da curva sud. Ma il nome davvero nuovo era "l'aggettivo
qualificativo", non progressisti, conservatori,.... cose da pivelli, ma bensì "buon governo". Quindi cosa c'è di meglio che eleggere un "buon governo", una garanzia, specie se tale titolo se lo danno gli stessi che hanno formato il progetto politico. Ma la loro genialità non si ferma a questo, l'esperienza migliora. Quindi si cerca, non un "qualificante", ma un nome che è esso stesso un
"qualificante"...."popolo delle libertà". Poco importa se non si specifica le libertà di chi, e poi è un concetto nuovo di libertà, non quella noiosa libertà che finisce dove comincia quella degli altri; ma la libertà del forte a schiacciare qualsiasi cosa nel nome del profitto. Libertà di licenziare, libertà di
non fare un contratto di lavoro a tempo indeterminato, libertà di non rinnovare i contratti, libertà di possedere tutti i mezzi d'informazione, libertà di essere contemporaneamente il primo industriale d'Italia e anche presidente del consiglio....chi non potrebbe dire che si tratta di "libertà". Ve l'avevo
detto che si tratta del "popolo delle libertà". Ma la genialità del nome appropriato non finisce. E così arriva il "lodo Alfano". Da perfetto ignorante quale sono, ho pensato che l'ultimo venerdì di ogni mese si dovesse dedicare una preghiera al ministro (io lodo Alfano, tu lodi Alfanoecc)..ed invece no, il vocabolario definisce "lodo" una sentenza arbitrale: quindi un accordo fra le parti, non
con se stessi, ma fra le parti. Quindi il "lodo" non è un "lodo" ma un "autolodo" cioè una legge.
Ma il vero colpo di genio arriva con "il processo breve". Qualcuno vuole il processo lungo?, parlassimo di altre cose, come del caffè, è un conto, ma noi parliamo di un processo. E quindi il dibattito si sposta sul "lo vuoi lungo?" o "lo vuoi breve?", poco importa cosa contenga nel merito, se è breve non può certo essere lungo, anzi in alcuni casi, che casualmente riguardano qualcuno, sarebbe così breve che nemmeno comincerebbe....e chi può dire che non sia breve. Parole altro che fatti.

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